– Decostruzione del prototipo di Ecostalla e contestuale costruzione della nuova che porterà da 14 a 50 le vacche ospitate. Gli investimenti strutturali sono e saranno realizzati dalla Cooperativa con risorse proprie e con fondi progettuali dedicati (bandi PSR…) – Avvio degli inserimenti lavorativi (4 in 12 mesi con borsa lavoro da 600€/mese) – Utilizzo dell’ecostalla come tappa dei percorsi di AGRIESPERIENZA organizzati nel sito della Cooperativa. A questi percorsi partecipano scuole, parrocchie e gruppi informali durante tutto l’anno. – Campagna di comunicazione relativa al rilancio del progetto Ecostalla con particolare utilizzo della comunicazione digital e dei social media.

L’attività in acqua assume un’importanza primaria sia dal punto di vista motorio che cognitivo e di maggiore autonomia. Il progetto si rivolge alle scuole primarie del biellese proponendo loro un percorso di 8 lezioni, che ha come obiettivo quello di promuovere l’inclusione del gruppo classe in cui è presente almeno 1 un bambino/a con disabilità attraverso attività ludico- motorie in acqua. Ogni lezione avrà durata di 1 ora e si svilupperà in tre momenti diversi: un circle-time iniziale, una parte di attività ludico-motoria in acqua (diversa in ogni lezione), ed un rilassamento finale con un sottofondo musicale. Ogni lezione sarà tenuta n°2 tecnici sportivi altamente qualificati che saranno affiancati da volontari provenienti dalle scuole e non. In questo percorso inseriremo atleti con disabilità evoluti che hanno fatto un percorso con Sportivamente che gli ha permesso di crescere acquisendo sicurezza e competenze utili a fornire un supporto attivo ai tecnici durante l’attività.

RistorAzioni è un progetto di formazione e inserimento occupazionale di persone con disabilità intellettiva/disturbi evolutivi (con focus sull’autismo) impiegate in attività di orticoltura sociale, cucina, catering e ristorazione che mira a realizzare alcuni inserimenti interni e diventare centro di formazione permanente per collocare, nel relativo mercato del lavoro, altri giovani in situazioni di svantaggio. Prevede percorsi di formazione e di messa in prova affiancati a percorsi di sostegno psicologico per le persone inserite. E’ un progetto che, forte di una positiva esperienza pilota, coinvolgerà ogni anno almeno 16 persone svantaggiate beneficiarie. Il complesso di Casa Ilaria, all’interno del quale verrà avviato il ristorante, sorge tra 12 ettari di terreno agricolo coltivato biologico, nel cuore della Toscana, a Montefoscoli, Comune di Palaia, provincia di Pisa.

La Bottega della Loggetta vuole essere una risposta all’esclusione dei ragazzi con disabilità negli ambiti lavorativi fornendo loro gli strumenti necessari ad esercitare un mestiere in linea con le richieste della società. Poter quindi intendere la disabilità non come peso ma come risorsa. LA PERSONA AL CENTRO… IL DISABILE NON SIA UN PESO PER LA SOCIETA’ MA DIVENTA UNA RISORSA. BENESSERE DELLA PERSONA.

La Fondazione intende sostenere le attività di inserimento lavorativo delle persone con autismo assistite creando e supportando degli inserimenti lavorativi protetti. L’idea è quella di promuovere una mensa solidale gestita da persone con autismo -supportate per le attività da personale educativo e di sala- che si occuperebbero di tutte le attività quali fare la spesa, preparare il menu giornaliero, preparare la sala per il servizio, contribuire alla preparazione dei pasti o al confezionamento in caso di asporto. L’idea dell’apertura di una mensa solidale e non di un ristoro a carattere commerciale ha come beneficio collaterale che i “clienti” della “Locanda tre chiavi” siano persone indigenti ed emarginate della società che troverebbero un pasto caldo gratuito.

I ragazzi partecipanti acquisiranno gradualmente abilità per il raggiungimento della maggior autonomia possibile. Per tre giorni e due notti i ragazzi vivranno un’esperienza fuori casa, affiancati da terapisti specializzati che li accompagneranno in questo primo passo verso l’uscita da casa e una vita abitativa il più indipendente possibile. Ogni ragazzo avrà un progetto individualizzato; alternando momenti di gruppo e individuali potrà sperimentarsi in attività di svago (uscite nel territorio), attività di autonomia domestica (preparare la tavola, cucinare, riordinare la stanza), attività di benessere fisico e cura di sé (palestra, lavarsi correttamente i denti, farsi la doccia, farsi la barba ), attività laboratoriali (cucina, panificazione, legno, orto e giardino). Le mansioni saranno assegnate seguendo le preferenze individuali, l’insegnamento avverrà attraverso prompts (aiuti) personalizzati, il rapporto operatore-utente seguirà il carico di dipendenza e del bisogno individuale.

Il progetto Crisalide vuole offrire la possibilità di percorsi di inclusione sociale (tirocini risocializzanti) a ragazzi che sono in una fase di uscita dal ritiro sociale (Sindrome Hikikomori). Pensiamo a percorsi all’interno di aziende o con artigiani locali che possano offrire un’opportunità formativa ed esperienziale a ragazzi che hanno necessità di sperimentarsi, riattivarsi e mettere in campo le proprie competenze in una forma graduale e protetta per poi poter accedere a percorsi lavorativi differenti. I percorsi saranno di sei mesi ciascuno. Una seconda possibilità che il progetto intende offrire è quella di garantire l’occasione di riprendere percorsi scolastici professionalizzanti in collaborazione con i centri di formazione professionale della nostra zona (cfp Ticino Malpensa e cfp Promos): ci immaginiamo percorsi formativi propedeutici all’iscrizione per l’anno scolastico successivo.

Il progetto garantisce in provincia di Lodi l’incremento della raccolta e distribuzione di eccedenze alimentari da destinare a famiglie e associazioni fragili, acuite dal Covid-19 che ha colpito più di altri questo territorio e mira a garantire la possibilità per le persone più povere di fare la spesa in maniera gratuita, dignitosa e personalizzata sulle esigenze del nucleo famigliare, grazie all’apertura dell’Emporio Solidale a Lodi e agli altri empori già attivi a San Colombano, Casalpusterlengo e Dresano. Solo nel 2022, attraverso il Centro di Raccolta Solidale per il Diritto al Cibo di Lodi (attivo dal 2014) e gli accordi di filiera tra agricoltori, produttori, distributori sono state recuperate, evitando lo spreco, più di 1200 tonnellate di cibo, per un controvalore economico di quasi 4 milioni di €, incrementando quali-quantitativamente i beni in emporio per gli assistiti e sostenendo differenti esperienze formative e lavorative per soggetti fragili.

Avendo già preso, sempre in affitto come la prima, una seconda casa di accoglienza che al momento è in fase di ristrutturazione, risulterà necessario assumere un’altra persona ( sarebbe la seconda ) per effettuare l’ assistenza ludica ed organizzativa in questa seconda casa. Inoltre, quando in modo più definitivo saranno diminuite le esigenze post pandemia, è precisa intenzione dell’Associazione quella di aumentare gli incontri, le uscite o le gite, per gli ospiti delle 2 case di accoglienza. Al momento, nel mese di agosto, a Carsoli paese natale e dove ha sempre vissuto Edoardo Marcangeli, organizziamo da 5 anni una giornata chiamata ” E domani si gioca” dove centinaia di persone intervengono tra convegni, musica, giochi, spettacoli e dove le Associazioni di Volontariato, le Pro Loco ed i Sindaci dei comuni della Piana del Cavaliere, si incontrano e compartecipano alla missione stessa.

1. fare dell’aiuto alimentare un VERO sostegno al reddito, grazie al recupero di 300 tonnellate di alimenti, per un valore stimato di circa 1 milione di euro, a favore di circa 300 famiglie indigenti; 2. grazie a una distribuzione costante (ogni settimana per tutti i beneficiari), con turni prestabiliti dal lunedì al venerdì, di alimenti in buona quantità e varietà ad ogni consegna; 3. con azione di recupero di eccedenze (nulla viene acquistato!) da più di 20 aziende della grande distribuzione, con prevalenza di quei prodotti “freschi”, di più alto valore nutrizionale ed economico, destinati solitamente allo smaltimento, perché necessitano di una gestione organizzativa e logistica più impegnativa rispetto ai prodotti a lunga scadenza; 3. con la compartecipazione attiva e multietnica dei beneficiari contro una mentalità assistenzialista; 4. coinvolgendo diversi attori del territorio

Fase preliminare: analisi territoriale socioculturale di Veronetta (partenariato con UNIVR e Ufficio Migrantes Diocesi VR). Innovazione sociale dai bambini agli adulti: con i bambini dell’I.C. 18 Veronetta, italiani e stranieri: ascolto, interpretazione pratica di quanto emerge, percorsi di conoscenza del patrimonio storico-artistico di Veronetta con mediatrici culturali di VMH; infine, nelle chiese gli studenti, “piccoli ciceroni”, esporranno i contenuti alle loro famiglie di diverse etnie e agli altri studenti. Inclusione sociale con adulti stranieri: percorso formativo storico-artistico delle chiese per studenti stranieri del C.P.I.A di Veronetta e adulti stranieri come valida e significativa occasione di cittadinanza attiva, di inclusione sociale e di accoglienza peer to peer tra corregionali. Formazione dei volontari: coinvolgimento diretto della comunità di volontari già attivi presso VMH tramite un percorso di formazione sui temi di accoglienza multiculturale e inclusiva.

È il nome con cui i vecchi romani ci conoscono. Durante i due conflitti mondiali abbiamo distribuito milioni di pasti, e il Circolo S. Pietro è rimasto nella memoria dei più grandi e nell’immaginario collettivo della Città eterna. Il bilancio delle Cucine Economiche, che è orgogliosamente in passivo (il Circolo non ha e non ha mai avuto finanziamenti strutturali da parte di Enti e Istituzioni pubbliche) risentirà pesantemente dell’aumento dei prezzi al consumo. È intenzione del Circolo non venire meno all’impegno che ha da 153 anni con i meno fortunati di Roma, continuando a essere espressione concreta della carità del Papa che si prende cura delle povertà di Roma, come ci ha definiti il Santo Padre Francesco alcuni anni or sono, ma abbiamo bisogno di un concreto sostegno. Dall’inizio del 2021, poi, per due giorni (che presto diventeranno tre) a settimana in una delle nostre Cucine, i pasti vengono preparati da Soci e Volontari, formati con un corso HACCP.